“Il mare non ha paese nemmeno lui ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare “ (G. Verga )
Sono cresciuta in un’isola e ricordo che quando ero piccola guardavo l’orizzonte domandomi cosa ci fosse laggiù dove si incontrano le linee del cielo e del mare. Pensavo che una volta superato quel limite tutto sarebbe stato possibile.
Attraverso le immagini di “Iinvisible sound” ho cercato di descrivere la sensazione che, come un eco, rimbomba dentro me e come una musica silenziosa mi conduce sempre in quei luoghi dove scorre l’acqua.
Quando entro dentro l’acqua , i rumori frenetici delle città scompaiono e lentamente mi sento leggera.
La mente fantastica e i miei pensieri vagano in libertà come se fossi in un altro pianeta. Adoro la sensazione dell’acqua sul corpo che come una carezza mi dondola e mi rigenera.
Attraverso la fotografia ho voluto raccontare ciò che si prova a vivere “isolati” e di come il mare fonte di vita possa diventare alle volte un limite oppure , cambiando il punto di vista, una risorsa.
Il mare ha sempre forme diverse, è in continuo movimento , diventa un confidente che raccoglie e custodisce le nostre storie, i nostri segreti, in esso tutto si trasforma forse perchè trascorriamo la maggior parte della nostra vita in sua compagnia